Ecco la cosa più importante che devi sapere: sono un laico francescano

Tutto ha un inizio ed il mio è una chitarra classica comprata per pochi spiccioli, una amica che mi insegna i primi accordi e le scale del porticato della parrocchia usate come palco dove mostrare fiero agli amici i primi barrè; e poi Lei, ad ogni occasione solo Lei, la canzone delle ‘aquile’ ovvero Hotel California by Eagles con quella mia inconfondibile pronuncia in un maccheronico inglese ‘napoletanizzato’.

Ma da lì a poco tutto cambia e le aquile diventano angeli, dalle scale del porticato mi siedo sulle panche della chiesa ed il canto inizia ad intonare le lodi di Dio Altissimo uno scritto del poverello di Assisi da cui nel 2019 nasce il progetto musicale dei brani per la festa della promessa gi.fra ed Ofs Lodi di Dio Altissimo.

Inizia così il mio cammino nella fraternità della gioventù francescana, la gi.fra di Torre del Greco dove correva l’anno 1990 quando ho detto il mio Si! . Un “Si” non consapevole, ma benedetto. Forse più che un “Si” un segno di affetto a quelle persone che giorno dopo giorno mi insegnavano ad accogliere i doni quotidiani che Dio attraverso gli altri mi offriva.

• Resterai sempre in mezzo a noi – incontro con Padre Domenico Aramini

“i tuoi doni quotidiani”

era così che mi insegnavi a scoprire quale benevolenze vivesse intorno a me. 

Caro Padre Domenico Sacerdote e francescano dei frati minori, ti ringrazio per avervi fatto innamorare dell’arte del Celebrare Cantando in modo da poter assegnare ‘un posto ‘ ad ogni partecipante alla liturgia così da rendere attiva e consapevole la partecipazione alla santa messa cantata.

 

• Le Tue ali le Nostre ali in un soffocante abbraccio di bene – incontro con Padre Gabriele Seri

“vogliatevi bene e beneditevi a vicenda”

1991999 Agostino & Ilaria ‘Oggi Sposi’, ma facciamo un passo indietro;
…1996 dicembre e oserei dire in perfetta Letizia, si perchè [Se in mezzo a frate inverno, fra neve, freddo e vento stasera arriveremo a casa e busseremo giù al portone, bagnati, stanchi ed affamati ci scambieranno per due ladri, ] a me quel portone è stato da te aperto e con quel ‘soffocante abbracio’ che ti inondava di amore mi hai accolto.

Eri e sarai il frate di tutti, eri e sarai le voci dei ‘carcerati’, il volto dei malati e dei poveri della diocesi di Pistoia, eri e sari le nostre ali.

 

• L’essenziale è invisibile agli occhi – incontro con don Sergio Domeniconi

Si vive affannandosi nel dimostrare qualcosa agli altri, e si perde la facoltà di gioire della bellezza della vita, dei piccoli ma essenziali gesti per essere testimoni nella fede, perchè Dio desidera che facciamo della vita un’opera straordinaria attraverso i gesti ordinari, i gesti di ogni giorno. Piccole cose, ma cambiano la storia perchè aprono la porta del bene.

il bel canto, la buona musica, ed i tuoi sguardi pieni di gioia mentre ‘i cori’ parrocchiali si riunivano per scambiarsi gli Auguri per un Santo Natale. Con te nasceva il coro ‘don Sergio Domeniconi’ con te ho imparato che c’è un tempo per seminare ed un tempo per mietere in gloria, ma non sempre a noi è dovuto gioire del raccolto, noi siamo operai con piccoli gesti seminiamo un qualcosa più grande di noi.